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Dodici posti letto in tre casette mobili. Il «Lions village» è una realtà nata nell’ambito della cooperativa sociale La Prateria di Domodossola per ospitare persone diversamente abili e i loro accompagnatori, che potranno trovare una comoda dimora e svolgere attività di riabilitazione oppure anche solo di ricreazione.
«La Prateria è diventata un agriturismo completo di servizi di accoglienza – dice il medico Ivan Guarducci, da sempre anima della cooperativa sociale dedicata alla disabilità -. Da oggi abbiamo a disposizione tre case completamente attrezzate, con bagni e spazi adatti agli utenti. Una è totalmente nuova, ospita quattro persone ed è stata acquistata con i soldi raccolti dai Lions e dai Leo, circa 40 mila euro. Le altre due sono state donate e, a breve, potremo iniziare ad accogliere le prenotazioni». La possibilità di soggiornare alla Prateria renderà permanente l’azione del «Campo Italia giovani disabili» che si svolge ogni anno nel mese di luglio.
«La competenza acquisita in 25 anni di attività di Prateria – spiega il direttore Alberto Poletti – permetterà un’ottima accoglienza. E’ attiva una fitta rete di collaborazione sul territorio: durante il soggiorno i ragazzi potranno scegliere tra attività sportive, di riabilitazione, ortoterapia e ippoterapia, pet therapy e attività di psico-mountain bike, tutte condotte con il coinvolgimento di tante altre realtà. E poi ci saranno momenti ludici, con visite in zona tra laghi e montagne. Tutto per ottenere un benessere fisico e personale».
La creazione del Lions village è anche frutto di una vera e propria gara di solidarietà che ha visto scendere in campo i Lions del territorio. Il club di Domodossola ha consegnato un assegno di 2.800 euro, raccolti durante i recenti campionati italiani di sci a Santa Maria Maggiore.
«Abbiamo un legame con la Prateria sin dalla sua nascita, nel 1994 – dice il presidente domese Giorgio Butti -. Il past president Andrea Borioli, che ha dedicato molti sforzi per la buona riuscita dell’evento sportivo, ha pensato di organizzare una tombola benefica da destinare al progetto». La recinzione in legno, invece, è stata realizzata dall’Unione montana Valli dell’Ossola attraverso l’opera di persone che hanno svolto lavori socialmente utili.
«Chiunque, indipendentemente dal ruolo, dovrebbe mettersi a disposizione per la solidarietà» dice Bruno Toscani, presidente dell’Unione montana e sindaco di Villadossola. Tra i programmi e i progetti della cooperativa sociale, riveste un ruolo di primo piano l’inserimento lavorativo di persone con disabilità. «In questo momento abbiamo sei dipendenti di cui tre disabili – conclude Guarducci -, altrettante persone in inserimento lavorativo e una decina di volontari. E poi il centro ippico, la tensostruttura, l’attività di agriturismo, le serre per la coltivazione di fragole e verdure e due ettari coltivati a mais». Una realtà in continua espansione, che vive e si alimenta grazie alla sensibilità di molti.