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I Giochi Invernali Lions Open e i malati terminali

 

Quanto può fare l’amicizia? Molto, moltissimo. Ne è prova il ricavato dei Giochi Lions, che si sono svolti sulle nevi di San Martino di Castrozza, in Trentino, all’inizio di febbraio. In tanti si sono ritrovati insieme con la voglia di stare in compagnia in un’occasione di convivialità, all’insegna dello sport e dell’amicizia.

Grazie a questo spirito, la piccola ma attiva sezione Lions di Primiero ha potuto raccogliere, tramite le iscrizioni e le donazioni di una quarantina di imprenditori e commercianti della splendida località, ben 14.500 euro. Il ricavato è stato destinato al progetto “Mano Amica”, che si occupa di pazienti terminali presso il centro ospedaliero Santa Maria del Prato di Feltre e fornisce sostegno medico domiciliare per le cure palliative nella Valle di Primiero.

I fondi raccolti sono stati utilizzati per l’acquisto di un automezzo, fondamentale per rinnovare il parco auto dedicato alle cure palliative, permettendo agli operatori di percorrere i circa cinquanta chilometri che separano San Martino di Castrozza, Primiero e Vanoi dall’ospedale feltrino, per raggiungere una trentina di pazienti affetti da malattie neoplastiche irreversibili.

Il 3 luglio, con una breve cerimonia all’hospice “Le Vette”, l’automezzo è stato consegnato alla presenza del presidente del Lions Club Primiero, Edy Zagonel, del socio Claudio Lucian (referente per la raccolta fondi), del presidente della ULSS Dolomiti Paolo Bianconi, del direttore dell’ULSS Adriano Rasi Caldogno e della responsabile del reparto di Cure Palliative, Roberta Perin.

Il presidente Edy Zagonel ha manifestato grande soddisfazione, a nome di tutti i soci e sostenitori, per il forte legame con l’ospedale di Feltre. Bianconi e Rasi Caldogno hanno ricordato la proficua collaborazione tra l’ospedale di Feltre e Primiero, consolidatasi grazie a un accordo lungimirante tra la Provincia di Trento (su cui insiste Primiero) e la Regione Veneto. La dottoressa Perin ha sottolineato la sinergia tra gli infermieri domiciliari di Primiero e i medici palliativisti feltrini, che permette di dare una risposta immediata in un momento tanto delicato della vita.

Tutti hanno convenuto che fare del bene nasce dall’unione delle forze per un progetto comune.

 

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